Generale GalvaligiL’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Settimo Milanese è ispirata alla memoria del Generale di Brigata Enrico Riziero Galvaligi, fulgido esempio della dedizione dell’Arma dei Carabinieri nella lotta alla criminalità e del coraggio nella difesa dello Stato e delle sue istituzioni.

Di seguito si riporta un breve estratto della sua vita, concernente il periodo che va dal dopoguerra in poi:

Alla fine della guerra Galvaligi fu insignito di numerose decorazioni per il valore dimostrato. Nel 1949 egli conobbe a Roma Carlo Alberto Dalla Chiesa, del quale diventò buon amico (il quale fu poi vittima della mafia all’inizio degli anni ottanta). Durante gli anni cinquanta, sessanta e settanta Galvaligi operò a Roma, a Palermo e a Torino e poi di nuovo a Roma, collaborando spesso con Dalla Chiesa e crescendo continuamente di grado: capitano, maggiore, tenente-colonnello, colonnello e generale furono le sue cariche.

Dalla Chiesa lo nominò infine responsabile del Coordinamento dei Servizi di sicurezza per gli istituti di prevenzione e pena, il rischioso incarico che lo condusse alla morte.
Questa mansione consisteva infatti nell’assicurare la sorveglianza delle carceri di massima sicurezza dove erano detenuti i più pericolosi terroristi d’Italia, tra cui i penitenziari di Trani, Fossombrone, l’Asinara, Nuoro e Cuneo.

Nel dicembre del 1980 Galvaligi si occupò di dirigere d Roma un’operazione delicata: in seguito a una rivolta scoppiata nel carcere di Trani per mano di alcuni esponenti dell’eversione armata egli ordinò a GIS, un reparto speciale dei Carabinieri, di stroncare la sommossa con un blitz senza spargimento di sangue.
I terroristi decisero quindi di vendicare quella sconfitta e di attaccare l’importanza simbolica dell’incarico che Galvaligi ricopriva.
Pochi giorni dopo, esattamente il 31 dicembre 1980, Galvaligi fu ucciso nel suo palazzo a Roma da due terroristi delle Brigate Rosse, Remo Pancelli e Pietro Vanzi. Riposa nel piccolo cimitero di Brinzio (VA).

Al Generale di Brigata Galvaligi è stata attribuita l’onorificienza della medaglia d’oro al valor civile, con la seguente motivazione:

«Addetto all’Ufficio di Coordinamento dei servizi di sicurezza degli Istituti di Previdenza e Pena, in un momento caaatterizzato dal riacutizzarsi della violenza contro il l’intero sistema carcerario da parte della criminalit eversiva organizzata, perseverava, nonostante le ripetute minacce a lui rivolte, nella propria missione con assoluta dedizione e sprezzo del pericolo, in difesa delle istituzioni e nell’interesse della comunità. Nel corso di proditoria imboscata, tesa con estrema efferatezza da un gruppo di terroristi, veniva trucidato con numerosi colpi d’arma da fuoco, esplosigli da distanza ravvicinata, sublimando col supremo sacrificio una vita spesa al servizio della collettività.»
(Roma), 31 dicembre 1980

L’ANC di Settimo Milanese tiene vivo il ricordo del Generale di Brigata Enrico Riziero Galvaligi attraverso momenti commemorativi e tramite i propri associati promuove iniziative di volontariato, coerentemente con lo spirito che da sempre anima l’Arma dei Carabinieri.

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